8 mar 2014

Il mio compito di poetessa

Il mio compito di poetessa è quello di trasformare il concetto classico di poesia ad uso esclusivo di pochi eletti, che parla con vocaboli spesso incomprensibili ad una ristretta lobby. 
Il mio compito di poetessa non è di entrare in un circolo di cuori chiusi, di persone che decidono chi è dentro e chi è fuori, che non ti aprono il loro mondo e le loro emozioni, le loro porte se non sei raccomandato.
Il mio sentire di poetessa non c'entra nulla con i circoli, le lobby, le enciclopedie, le raccomandazioni. Quello o c'è o non c'è. Non si compra.
Il mio compito di poetessa è esclusivamente quello di arrivare al cuore di chi ascolta, ama, soffre, vive.
Di provare le emozioni di chi ascolta le mie parole, di chi mi legge. Di fargli sentire il mio foglio, suo. Di amare le vite di ognuno e di saperle far rivivere così intensamente che ognuno abbia quasi voglia di tenerlo per sè quel foglio, come se fosse un angolo di propria intimità. Di essere libera. Di essere nel mondo, con il mondo e per il mondo. Di sperimentare e far sperimentare la libertà e l'amore più puri. Già. Ho capito che la poesia deve essere libera, come l'amore. Altrimenti muore.
Il mio compito di poetessa è di migliorare la poesia e farla crescere, utilizzando le memorie e le emozioni che assaporo ogni istante nelle vite di chi osservo.
Il mio compito di poetessa è di far capire quanto sia meravigliosa la poesia e quanto tutto intorno a noi sia poesia.
Per me, ci saranno sempre nuove vite da raccontare, nuovi sensi da far esplodere, nuovi amori da far nascere.
La mia vita è continua poesia.

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