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Di nascosto dagli altri e da te
ti osservavo arrivare da lontano
mentre scendevi dalla tua bicicletta
toglievi le scarpe
e camminavi a piedi nudi
Amavo il lento ponderare i passi
come se ogni tua orma corrispondesse
un pensiero da sistemare
Indossavi un vestito con dei piccoli fiori rosa
un velo bianco che ti copriva i capelli
e un'ombra di tristezza che ti celava lo sguardo
Quegli occhi tuoi bellissimi
Lentamente sfilavi il velo
e poggiavi il tuo corpo sull'erba
poi la tua mando pallida
apriva un libro di poesie
e piano la tua bocca
sussurrava parole d'amore
Il mondo attorno a te spariva
tu sognavi amori
ed io sognavo te
Un giorno mi avvicinai
e ti sfiorai la mano pallida
i nostri sguardi parlarono d'amore
e le tue labbra socchiuse mi sorrisero appena
Non ci furono parole tra noi
Ma lasciasti il libro sull'era quel giorno
Non era un libro
era il tuo taccuino d'amore
Così almeno lo avevi chiamato tu
e dentro, ogni giorno,
scrivevi poesie per me
Rilessi la nostra storia e i nostri sguardi furtivi
e capii che ci amavamo da due anni e tre mesi ormai
Ma il giorno dopo ci fu un'esplosione
e poi un'altra ancora
A me misero un'arma in mano
e vidi te con il vestito a fiori sporco e strappato
correre a piedi scalzi e senza una meta
Mi trovarono con il tuo taccuino sul cuore
Me ne sono andato sognando una vita migliore
Con te
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